LA LIBELLULA

La libellula, 2017
taglio laser su bronzo
750 x 200 x 50 cm
Collezione privata, Forte dei Marmi

 

Pochi metri sotto il pelo dell’acqua,
gli occhi appannati dal sale, distinguo forme, baluginano.
Mi ha sempre emozionato entrare nell’acqua e, di colpo, trovarmi in un banco di pesci, nella moltitudine, il contatto con il flusso di tanti soggetti che si muovono all’unisono e che ti guardano.
I leggeri movimenti si trasformano in movimenti di luce e ombra.
Le masse scure improvvisamente rivelano lampi di luce.
I corpi illuminati spariscono nell’ombra come dissolvendosi.
Pennellate più scure dell’acqua si muovono dietro il banco. I pesci si intrecciano, cambiano direzione mentre il flusso si muove, spesso alcuni pesci attraversano cercando un altro movimento.
Guizzi veloci e movimenti d’inerzia Tutto in una sospensione silenziosa.
A volte i pesci saltano fuori dall’acqua, si staccano dal loro liquido materno, si librano nell’aria e, di colpo, diventano suono.

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